Spesso mi sono chiesto che cosa spinga tante persone ad assumere
atteggiamenti discriminatori e intolleranti verso coloro che sono
ritenuti "diversi". Tante le risposte che mi sono venute in
mente e che si adattano a varie tipologie di persone: ignoranza,
ottusità, pregiudizi derivanti da condizionamenti religiosi. E tutto
questo è accompagnato in diversi casi, più che dalla semplice
"paura del diverso", da una ferrea convinzione di trovarsi
in una posizione di superiorità nei confronti di coloro che non
rispondono a presunti canoni di perfezione, una posizione da
difendere a tutti i costi contro ogni attacco esterno, contro ogni
possibile contaminazione. A quel punto discriminazione e intolleranza
finiscono per sfociare nell'annientamento della dignità umana.
Nel corso della Storia abbiamo avuto diversi esempi di persone
convinte di tale superiorità. Nel tentativo di difendere la purezza
della propria razza, non hanno esitato ad annientare chiunque venisse
bollato come diverso: ebrei, zingari, omosessuali. E la Storia sembra
tristemente ripetersi.
In Cecenia sono in corso da diverso tempo numerosi arresti, che hanno
coinvolto centinaia di persone la cui colpa è quella di avere un
orientamento sessuale non tradizionale e che, dunque, non si adattano al
canone di riferimento di cui sopra.
Il portavoce del leader ceceno, Ramzan Kadyrov, smentisce tali
notizie, che parlano di torture e violenze ai danni delle persone
arrestate. Questo tentativo di smentita (contraddetto dalle numerose
testimonianze) per assurdo, fa quasi più paura della notizia in sé,
tanto è sconvolgente la naturalezza con cui il Presidente Kadyrov
svela la condizione degli omosessuali in Cecenia e la diffusa
omofobia: gli omosessuali in pratica non esistono in tale Paese,
perché se ci fossero, i loro parenti li manderebbero via in luoghi
da cui non si può far ritorno. In altre parole, devono nascondersi
continuamente, perché altrimenti verrebbero esiliati oppure
arrestati e torturati, come sta accadendo in questi giorni.
Può forse stupirci una situazione del genere? Il leader ceceno è
noto per il suo governo dittatoriale, per la violazione dei più
elementari diritti civili, per il suo esercito privato che continua a
commettere assassinii, stupri, rapimenti e torture. Ha, ovviamente,
l'appoggio di Putin, famoso per la sua campagna omofoba e per la
legge volta a vietare qualsiasi propaganda in favore dei diritti
degli omosessuali.
Organizzazioni come Amnesty International, nel frattempo, si stanno
muovendo tramite appelli, nella speranza che questo ennesimo brutale
attacco ai diritti umani possa essere fermato.
Intanto, in Italia c'è chi continua a sostenere Putin, considerato
come un potente e lungimirante leader, e magari starà affermando in
queste ore che tutto ciò che sta accadendo in Cecenia è una bufala.
Perché spesso anche l'evidenza viene negata.
Proprio ieri, ricorreva l'anniversario della morte dello scrittore
Primo Levi che affermava "Perché la memoria del male non
riesce a cambiare l'umanità? A che serve la memoria?".
Parole che dovrebbero farci riflettere.
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