"Pasqua era giunta, la festa della luce e della liberazione
per tutta la natura! L'inverno aveva dato il suo addio, ravvolto in
un fosco velo di nebbie, e sopra le turgide nuvole in corsa
s'avvicinava ora la primavera. Aveva spedito innanzi i suoi
messaggeri di tempesta per destare la terra dal lungo sonno, ed essi
fremevano su boschi e piani, battevan le ali sulle cime possenti
dell'alpe e sconvolgevano il mare dal profondo. Era nell'aria come un
lottare e un muggire selvaggio, e ne usciva tuttavia quasi un grido
di vittoria: ché tra le burrasche di primavera, frementi di vita,
s'annunciava la resurrezione" (Elisabeth Bürstenbinder)
Si tratta dell'incipit di "San Michele", un romanzo di
Elisabeth Bürstenbinder, nota anche come Elisabeth Werner,
scrittrice tedesca dell'Ottocento (scoperta per caso navigando sul
web). Il romanzo è ormai introvabile in libreria, in quanto fuori
catalogo, anche se, a dire il vero, la trama (la storia di un giovane
aristocratico dedito a una vita selvaggia fino a quando non vi è il
provvidenziale intervento di un professore, suo grande protettore)
non mi attrae moltissimo. Tuttavia, questa descrizione iniziale è
interessante e, in certo senso, coinvolgente, con la Pasqua definita
come festa di luce, che succede all'inverno, denso di oscurità, con
l'annuncio della Resurrezione tra burrasche di primavera che fremono
di vita. La Pasqua come volontà di liberarsi della nebbia per
ritornare a vivere.
Passando dalla narrativa all'arte, di quadri che abbiano per oggetto
temi pasquali ve ne sono a bizzeffe, ma uno in particolare mi ha
colpito, la "Resurrezione" del grandissimo pittore
Andrea Mantegna, dipinto del 1457 – 1459, conservato nel Musée des
Beaux-Arts di Tours. La scena ha come sfondo la grotta dove venne
sepolto Gesù, con alla base il sarcofago aperto. Al centro si eleva
la figura di Gesù risorto, all'interno di una cornice luminosa di
cherubini. In basso e ai lati i soldati, appena svegli e spaventati
dall'evento miracoloso. Il dipinto dimostra la volontà di Mantegna
di ricreare con precisione l'ambientazione nel mondo classico.
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