domenica 5 febbraio 2017

Le verità relative di Beppe

Secondo un ormai ben noto e collaudato leitmotiv di Beppe Grillo, la colpa è sempre dei giornalisti che deformano il punto di vista dei leader politici e falsano le notizie. Al punto che il comico, nonchè leader pentastellato, tempo fa aveva addirittura proposto una giuria popolare che avrebbe dovuto valutare la veridicità delle notizie pubblicate dai quotidiani.
E così, mentre Trump si insedia alla Casa Bianca e da avvio alla sua politica protezionististica, in netta controtendenza con quella di Obama, Beppe afferma, in un'intervista al Journal du Dimanche che la politica internazionale ha bisogno di uomini di Stato forti come Trump e Putin e che lui li vede come un beneficio per l'umanità. Salvo, poi, smentire il giorno dopo, affermando di non aver pronunciato quelle parole e scagliandosi contro i "traduttori traditori".
A quanto pare, per i grillini c'è sempre un "complotto" dietro. Peccato, però, che le parole sopra riportate siano l'esatta traduzione dell'intervista rilasciata in francese da Grillo, nello stralcio riportato sul sito di David Puente, bravissimo blogger, molto abile nello stanare i "bufalari" e i complottisti.
Dunque, Trump e Putin sarebbero un beneficio per l'umanità. Devo ammettere che fatico molto ad accettare e condividere questo punto di vista, mentre penso alle numerose manifestazioni di protesta che hanno accompagnato l'avvio dell'attività del Presidente Trump, proteste che sono state definite da un giornale nostrano di "sapore antico", forse perchè dopo tanti anni migliaia di donne si sentono costrette a tornare a manifestare per diritti che si consideravano acquisiti.


Ancora di più, mi sembra assurdo considerare Putin come un beneficio per l'umanità: leggi che vietano qualsiasi manifestazione in favore dei diritti degli omosessuali - perchè bisogna pensare solo alle coppie che generano prole - autoritarismo ai limiti della dittatura, culto della personalità, violazione dei diritti umani, accuse di eliminazione fisica dei dissidenti ... e si potrebbe continuare a lungo.
In realtà, dovremmo essere abituati alle cosiddette "verità relative" grilline ovvero "affermo qualcosa, ma volevo intendere altro". Potremmo pensare al tanto sbandierato referendum sull'euro. Molti esperti di diritto si sono affrettati a ricordare ai pentastellati che il nostro ordinamento costituzionale (articolo 75) non consente i referendum abrogativi sulle leggi di autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali. Da qui la precisazione di Di Battista: in realtà, l'obiettivo è adottare un referendum di "indirizzo" che consenta di consultare in maniera non vincolante la popolazione su una determinata questione politica, come accadde nel 1989. Peccato che anche in tal caso occorrerebbe una legge costituzionale e, nel caso in cui la popolazione decida di abbandonare l'euro, l'unica procedura prevista dai Trattati europei sia quella di abbandonare l'Unione europea. In pratica, o in Europa con l'euro o fuori dall'Europa.
Aspetto, infine, di avere notizie e sviluppi sull'ultima verità relativa :"governeremo sempre e comunque da soli, ma stavolta ci alleiamo con Salvini".


(Inizialmente pubblicato in data 24 gennaio 2017)

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