domenica 5 febbraio 2017

Aforismi – Oroscopi e segni sbagliati

"Si nasce sempre sotto il segno sbagliato e stare al mondo in modo dignitoso vuol dire correggere giorno per giorno il proprio oroscopo" (Umberto Eco)

Umberto Eco, grande scrittore e filosofo scomparso da circa un anno, è una continua fonte di ispirazione, grazie alla sua particolare capacità di indagare i numerosi campi del sapere.
E così il suo pensiero sugli oroscopi mi consente di parlare di un tema che ha attirato la mia attenzione nei primi giorni di questo 2017.


Sappiamo, purtroppo, che il recente Capodanno è stato funestato dalla strage di Istanbul, in cui un folle attentatore ha fatto fuoco in un locale della capitale turca, uccidendo 39 persone e ferendone almeno una settantina. L'ennesimo attentato rivendicato dall'Isis che mostra sempre più la follia di chi arma ragazzi sbandati promettendo loro la salvezza eterna in cambio dell'uccisione degli infedeli.
In quell'occasione, la RAI decise di non mandare in onda l'oroscopo di Paolo Fox, dedicato alle previsioni annuali. Una decisione assunta nel rispetto delle vittime dell'attentato, ma che ha destato numerose proteste tra i telespettatori, irritati per tale scelta di palinsesto.
Non mi esprimo sulla correttezza della decisione della RAI (basata comunque sul buon senso), ma ammetto che la protesta dei telespettatori inizialmente mi ha innervosito, denotando una certa insensibilità di molte persone di fronte ad una assurda tragedia in cui erano stati anche coinvolti tre italiani, per fortuna illesi. Poi, però, questa reazione mi ha fatto riflettere. Nel 2017 ancora tante persone continuano ad affidarsi all'astrologia, al punto da arrabbiarsi se per caso l'oroscopo preferito viene meno.
L'astrologia, questo complesso di tradizioni e credenze basate sull'assunto che le posizioni e i movimenti dei corpi celesti rispetto alla Terra (in una visione geocentrica) possano influire sugli eventi umani, ha certamente origini molto lontane. Molte civiltà antiche hanno mostrato, infatti, grande attenzione all'osservazione dei fenomeni celesti (Babilonesi, Indiani, Cinesi) elaborando teorie e studi poi ereditati dalla nostra cultura occidentale.
Tuttavia, oggi quella che allora era considerata la "regina delle scienze", viene giustamente trattata dal mondo scientifico come una pseudoscienza o scienza patologica, ovvero priva di alcun fondamento. E credo che questa conclusione sia ormai di dominio pubblico, anche al di fuori del mondo scientifico.


Nonostante ciò, gli oroscopi continuano ad avere successo, soprattutto nella loro accezione da rotocalco, quella pubblicazione di predizioni generiche sul destino delle singole persone, in base al proprio segno zodiacale di nascita, su quotidiani e riviste che molti si accaniscono a leggere. E gli astrologi sono diventate vere e proprie star, molto ricercate dai salotti televisivi (e profumatamente pagate).
Sicuramente, la genericità è ciò che mi ha colpito particolarmente ascoltando per caso Paolo Fox domenica scorsa: predizioni talmente onnicomprensive, generali e facilmente adattabili, che prima o poi dovranno avverarsi per qualcuno.
Umberto Eco, invece, prende una direzione completamente diversa e a me molto congeniale. Ovvero, parte dal presupposto che il nostro oroscopo, qualunque esso sia, deve considerarsi sbagliato, ovvero il nostro futuro, se ci lasciamo andare al caso, potrebbe quasi certamente non soddisfarci. Allora, è necessario, per vivere meglio, agire e correggere, per quanto possibile il nostro oroscopo, lasciando da parte gli astrologi. Certo, come dicevo nel post precedente, gli eventi imprevisti che il destino ci riserverà potrebbero non essere favorevoli, ma il nostro impegno, in qualche modo, potrebbe aiutarci a vivere meglio giorno dopo giorno.


(Inizialmente pubblicato in data 16 gennaio 2017)

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