Il pomeriggio del sabato trascorso a rimettere a posto gli addobbi
natalizi è un modo molto efficace per archiviare mentalmente il
periodo appena trascorso e l'atmosfera festiva e iniziare a pensare
seriamente al nuovo anno.
I minuti che precedono lo scoccare della mezzanotte del primo gennaio
sono in genere per me carichi di ansia. Quasi vorrei che quei minuti
non trascorressero più, per poter rimanere ancora nel vecchio anno,
come se avessi paura di quello che sta per arrivare.
Non saprei davvero dare una spiegazione a tale sensazione e mi chiedo
cosa ci sia realmente da aver timore (e da festeggiare) in questo
passaggio che in fondo rappresenta una semplice e convenzionale
suddivisione di una sequenza temporale.
Comunque, accantonate anche questa volta tali strane sensazioni,
arriva inevitabilmente il momento dei bilanci e dei buoni propositi.
Se guardo indietro al 2016 vedo un anno segnato da tragici
avvenimenti a livello mondiale (inutile elencarli, sono fin troppo
noti), ma nel mio piccolo posso elencare anche fatti positivi,
piccole soddisfazioni professionali, iniziative intraprese magari da
ripensare, un viaggio che sognavo da tempo e che ho finalmente
realizzato. Certo, anche eventi spiacevoli a livello familiare, per
fortuna risolti senza conseguenze troppo negative.
Come sarà questo nuovo anno? Nel formulare gli auguri del primo
gennaio mi è venuto in mente il famoso dialogo leopardiano tra il
venditore di almanacchi e il passante. Il venditore, incalzato dalle
insistenti domande del potenziale acquirente, esprime il desiderio di
una vita futura così come viene, senza saper nulla e senza altri
patti, mentre il passante afferma che "quella vita ch'è una
cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si
conosce, non la vita passata, ma la futura".
Allora, traendo spunto dal saggio venditore, si potrebbero davvero
mettere da parte in questo nuovo anno gli irrealizzabili e mai
mantenuti vecchi propositi e pensare al futuro così come viene.
Senza rinunciare, ovviamente, ai propri sogni e desideri, ma senza
nemmeno aspettarsi o augurarsi chissà quale anno scintillante, solo
per non rimanere delusi.
I primi dieci giorni di questo nuovo anno ci stanno regalando eventi
purtroppo molto in linea con l'anno appena trascorso, come era
naturale attendersi. Per cui, meglio procedere a piccoli passi e
approfittare man mano di ciò che di buono si spera possa arrivare.
(Inizialmente
pubblicato in data 10 gennaio 2017)
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