Qualcuno in queste ore starà ripetendo che la donna andrebbe
festeggiata ogni giorno. Sicuramente, questo qualcuno ha ragione, ma
io credo che la "giornata internazionale della donna", che
ricorre domani, lungi dall'essere un mero simbolo, si possa
considerare un momento per fare il punto della situazione, per poter
poi andare avanti nella realizzazione di una definitiva parità di
genere.
I numerosi e puntuali articoli di varie testate, infatti, stanno cercando di elencare il più minuziosamente possibile le varie conquiste realizzate dalle donne italiane in vari campi: dal diritto di voto alla possibilità di accedere a determinate carriere come quella militare o la magistratura, per poi proseguire con la tutela del lavoro femminile, la chiusura delle case di tolleranza e via di seguito.
Stavo rileggendo, in proposito, quanto scritto l'anno scorso in questa occasione: avevo espresso un desiderio, che forse qualcuno potrebbe considerare scontato, ovvero che un giorno questa festa diventi realmente solo un simbolo, semplicemente la celebrazione di ciò che si è riusciti definitivamente a conquistare. Tuttavia, gli ultimi accadimenti mi fanno pensare che questo desiderio sia ben lontano dall'essere esaudito.
I numerosi e puntuali articoli di varie testate, infatti, stanno cercando di elencare il più minuziosamente possibile le varie conquiste realizzate dalle donne italiane in vari campi: dal diritto di voto alla possibilità di accedere a determinate carriere come quella militare o la magistratura, per poi proseguire con la tutela del lavoro femminile, la chiusura delle case di tolleranza e via di seguito.
Stavo rileggendo, in proposito, quanto scritto l'anno scorso in questa occasione: avevo espresso un desiderio, che forse qualcuno potrebbe considerare scontato, ovvero che un giorno questa festa diventi realmente solo un simbolo, semplicemente la celebrazione di ciò che si è riusciti definitivamente a conquistare. Tuttavia, gli ultimi accadimenti mi fanno pensare che questo desiderio sia ben lontano dall'essere esaudito.
Penso a Laura Boldrini, ricoverata per un malore e operata di
urgenza, che è stata sommersa di insulti dagli haters che
sui social le augurano una morte atroce o una lunga e terribile
malattia. Gente frustrata che prende di mira una donna, oltretutto in
una situazione difficile, per sfogare il proprio odio.
Mi viene in mente quella donna che aveva cercato di denunciare il
proprio violento marito senza essere ascoltata; quel marito che, poi,
nella sua follia distruttrice, è arrivato a uccidere il figlio di
diciannove anni. Ora, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha
condannato l'Italia per l'inerzia delle sue istituzioni, anche se
nessuno potrà mai ridare a quella donna tutto ciò che ha perso.
E per non farsi mancare niente, non posso non pensare
all'eurodeputato polacco che, forse per sfogare i propri complessi,
ha affermato che le donne devono essere pagate meno perché più
deboli e meno intelligenti. Una mentalità arcaica che si credeva
ormai superata.
Con la consapevolezza che ci sia ancora molto da fare nella conquista
dei diritti, vorrei semplicemente concludere questo post con i miei
auguri a tutte le donne e con questi meravigliosi versi di Alda
Merini:
"Sorridi
donna
sorridi
sempre alla vita
anche
se lei non ti sorride.
Sorridi
agli amori finiti
sorridi
ai tuoi dolori
sorridi
comunque.
Il
tuo sorriso sarà
luce
per il tuo cammino
faro
per naviganti sperduti.
Il
tuo sorriso sarà:
un
bacio di mamma
un
battito d’ali
un
raggio di sole per tutti".
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