Caldo eccessivo, quasi violento e invasivo. Qualcuno potrà anche
dire "è pur sempre estate, non vuoi che faccia caldo?",
sarà anche così, ma io non ricordo di aver mai sclerato così tanto
gli anni passati. C'erano giorni in cui il termometro saliva sopra i
35 gradi, c'era un'afa pazzesca, ma poi arrivava la pioggia a
rinfrescare tutto. Magari, poi, ricominciava il ciclo, ma sembrava
tutto più sopportabile. E, invece, a Roma non piove da mesi
quest'anno. È il famoso cambiamento climatico di cui stiamo, via
via, assaggiando gli effetti nefasti?
Vicini, cari vicini. Beati loro che se ne sono andati già in ferie.
Il palazzo sembra una landa desolata. Non c'è la buona vicina di
casa che ti accoglie con un sorriso o con il profumo della sua
cucina. Sebbene di questi tempi di fame e voglia di cucinare ce ne
sia poca.
Tuttavia qualcuno al piano di sopra c'è. I bravi abitanti
dell'attico, quelli che amano tanto le piante, le curano con amore. E
tu vicino come fai a non amare le loro piante? Devi avere anche tu
tanta pazienza, un'infinita dedizione.
Bisogna ricordarsi che amare le piante vuol dire potarle. E vuoi che
le foglie non cadano un po' sul tuo terrazzino? In fondo non costa
nulla raccoglierle, suvvia quante storie!
E amare le piante vuol dire anche innaffiarle. Ma cosa dico? Non
"innaffiare", ma "affogare", ecco il termine
appropriato. D'altronde, le povere creature hanno sete, con questo
caldo ancor di più. E se poi, puntuale a una certa ora, arriva uno
scroscio di acqua sul tuo balcone che somiglia piuttosto alla
Cascata delle Marmore? Pazienza ci vuole ... settembre arriverà.
Nel frattempo pure io vado in ferie. Approfitterò di alcuni giorni
per rilassarmi, leggere e scrivere sul mio taccuino di appunti ciò
che mi passa per la testa (e magari completare quei racconti che ho
in mente da tempo). Ci si vede a fine agosto, buone vacanze!
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